domenica 9 settembre 2012

PRIMA REPUBBLICA SPAGNOLA (I)


Proclamazione della Prima Repubblica nella Puerta del Sol
- Joaquín Sigüenza (1873) -

                   Proclamata dalle Cortes giorno 11 febbraio 1873, fu il primo tentativo di governo repubblicano nella Storia della Spagna. 

            Durante questo primo periodo repubblicano, il Paese fu governato in successione da quattro presidenti, fin quando  non avvenne il colpo di stato del generale Pavía e s’instaurò, in seguito, una repubblica unitaria dominata dal Duca de la Torre (questo periodo fu marcato da tre guerre civili: III Guerra Carlista, Insurrezione Cantonal e la Guerra dei Dieci Anni in Cuba).
           
            In realtà non esisté una rottura tra la proclamazione della I Repubblica ed il Sessennio Democratico, in effetti la classe politica era in essenza la stessa.
           
            La Repubblica nacque senza l'appoggio politico sufficiente. A peggiorare le cose, si aggiungeva il fatto che il clima internazionale non era molto propizio: la Repubblica, infatti, fu riconosciuta solamente dalla Svizzera e dagli USA (entrambi Paesi repubblicani federali). La Francia repubblicana, contraria a qualsiasi decentralizzazione, non la riconobbe. Il Regno Unito temeva, dal canto suo, che la condizione federale potesse propiziare un tentativo d'unificazione iberica tra la Spagna ed il Portogallo.
           
- Bandiera della Prima Repubblica Spagnola - 

            Il nuovo governo fu presieduto da Estanislao Figueras, un repubblicano antifederalista. Figure rilevanti del suo governo erano: Emilio Castelar, Francisco Pi i Margall e Nicolás Salmerón

            Alle elezioni tenute nel maggio 1873, la maggioranza dei federali fu schiacciante, avendo solo due voti contrari. Fin dai primi momenti scoppiarono rivolte sociali che ostacolarono l'impianto di nuove istituzioni; tra queste i movimenti agrari come quelli a Montilla, nella provincia di Cordova nel febbraio 1873 o il tentativo di proclamazione di uno Stato Catalano sono i più eminenti. Le proteste si rivolsero soprattutto a due motivi: l'esercito permanente e l'imposta di consumo. Su questi due aspetti dobbiamo risaltare a Pi i Margall.

            Nato nel 1824, le sue idee erano strettamente connesse a quelle del francese Proudhon, essendo i suoi due principali nuclei concettuali quello della solidarietà umana e quello del contratto libero. Pi i Margall fu sempre un collaboratore molto stretto dell'associazionismo operaio. Arrivato alla presidenza del governo nel mese di giugno, doveva ottenere come primo passo l'approvazione di una costituzione. Il testo elaborato in fretta constava di 17 titoli e 177 articoli e partiva da un’ampia dichiarazione dei diritti; tuttavia lo Stato non venne dichiarato aconfessionale .

- Francisco Pi i Margall -
            Il contenuto più originale del testo costituzionale era l'organizzazione federale. La Spagna era organizzata in 17 Stati, uno dei quali avrebbe dovuto essere Cuba per risolvere il problema coloniale. Ognuno aveva la propria costituzione ed il presidente della Repubblica gli avrebbe corrisposto un quarto potere, chiamato “Il Potere di Relazione” per mantenere l'equilibrio. Questo sarebbe per esempio: nominare gli ambasciatori, i ministri ed gli agenti diplomatici, sostenere le relazioni internazionali, custodire le costituzioni di tutti gli Stati che appartengono alla Repubblica, concedere le amnistie, ecc.

            Intanto si cercava di mettere in moto la Repubblica federale dall’alto, cioè seguendo le decisioni del potere politico. Sorgeva contemporaneamente pure il Movimento Cantonal che costituì più o meno la conversione della Repubblica federale dal basso. Per molti dei federalisti eletti, la formazione dei poteri locali forti ed autonomi (i “cantones”) non costituiva solo il mezzo per compensare lo spirito centralizzatore ma anche la conseguenza della proclamazione di un nuovo regime.

            In un arco dal Levante all'Andalusia sorsero una fioritura di poteri politici autonomi che non riconoscevano il potere centrale. I protagonisti di questa sollevazione furono studenti, intellettuali e politici provinciali, nonché artigiani e bottegai...

            Tuttavia, molto frequentemente i limiti tra il federalismo intransigente ed il movimento operaio erano alquanto labili. Infatti l’apparato concettuale anarchico diffuso tra i membri dell'Internazionale, aveva molti punti in comune col federalismo; tra questi per esempio Pi i Margall affermava che voleva una società senza potere politico. Ma dobbiamo precisare che l'internazionalismo fu presente solo in alcune località della sollevazione cantonal come ad Alcoy e Sanlúcar de Barrameda.         

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