Molte,
anzi moltissime sono le bugie, che a proposito del nazionalismo
catalano, vengono alimentate dai partiti indipendentisti.
Il peggio di tutto è che tali cose che vedremo qui di seguito,
vengono studiate nelle scuole catalane perché in Spagna l'educazione
non è controllata dallo Stato centrale, ma dai governi regionali.
- La
Corona Catalano-Aragonese:
Non è mai
esistita tale Corona, è sempre stata chiamata Regno d'Aragona. Il
Conte di Barcellona,
Ramón Berenguer IV che si era sposato con la regina aragonese
Petronila, non ha mai avuto il titolo di Re di Catalogna e
Aragona. Oltretutto, lui s'era riconosciuto vassallo dal
imperatore toledano Alfonso VII (suo cognato) che si fregiava del
titolo di Hyspaniae Imperator.
- Mappa della Corona Aragonese - |
- La
“Señera” o “Senyera” non è una catalana:
Quello
che Antoni Rovira i Virgili (quarto presidente del Parlamento
Catalano) disse "La
Unió catalano-aragonesa adoptà
l'enseya catalana de les quatre barres vermelles." è
falso. L'origine della bandiera è aragonese e rappresentava alla
Casa Reale dell'Aragona. Il primo re aragonese che l'ha usata fu
Alfonso II. Tutti gli autori catalani del medioevo, tra i quali
Muntaner, chiamavano la bandiera “cuatribarrada,
la Senyal Real d'Aragó”. Non
hanno detto mai che fosse “l'escut
de Catalunya” come
dicono adesso i nazionalisti.
Parlare
di bandiere o re catalani non ha nessun senso. Mai c'è stato un re
catalano, né nessun Stato catalano. Gli unici re di cui si può
parlare sono quelli d'Aragona. La Casa di Barcellona (che non
rappresenta l'attuale Catalogna, la quale era formata da più
contee) appartenne unicamente al Regno d’Aragona.
Inoltre,
nella “Señera” si trova l'origine della bandiera nazionale della
Spagna. La bandiera della Marina Reale nei tempi di Carlos II era
ancora bianca. Fu cambiata perché quella
non si vedeva bene in alto mare. Si pensò a quella del Regno
dell'Aragona, ma neanche si vedeva bene perché le strisce erano
troppo strette, così, a imitazione di questa s'allargarono le
strisce, essendo quelle gialle il doppio di quelle rosse.
- Prima bandiera spagnola scelta da Carlos II con i colori della "Señera" - |
- La
“Diada” di Catalogna, come simbolo della resistenza nazionale
contro l'imperialismo castigliano. :
Secondo
il nazionalismo catalano “il
centralismo e lo spirito colonizzatore di Castiglia verso la
Catalogna fu intensificato fino a quando, nel 1714, durante la
Guerra di Successione, la Castiglia e la Francia sconfissero la
Catalogna, l'Inghilterra e l'Austria”.
Non c’è niente di più falso.
In
realtà, il 11 settembre di 1714, quello che accadde fu l'ingresso
delle truppe di Felipe V a Barcellona, che stava sotto il dominio
francese. All’assedio di Barcellona parteciparono migliaia di
catalani che facevano parte dell'esercito dei Borbone. Altre
migliaia di catalani assediati in Barcellona, lottarono per quella
che ritenevano la
legittima dinastia spagnola e per la libertà di tutta la Spagna,
cioè per il Arciduca Carlos.
- Arciduca Carlos - |
Ma
non solo questo. Un secolo dopo, nella Guerra dei Pirenei, i catalani
parteciparono con entusiasmo nella difesa della loro religione,
del Re e della Patria contro i rivoluzionari francesi. Infatti, si
può leggere nel Diario di Barcellona dal Primo Ottobre 1792, un
sonetto catalano che celebra la presa della località del
Rossiglione di
Bellaguarda:
"
Vallesir, Rosseló, la França entera
del valor espanyol lo excés admira:
Ya espera resistir, ya desespera:
ya brama contra el Cel, però delira:
que lo cel es qui vol que torne a Espanya
lo Rosselló, Navarra y la Cerdenya".
del valor espanyol lo excés admira:
Ya espera resistir, ya desespera:
ya brama contra el Cel, però delira:
que lo cel es qui vol que torne a Espanya
lo Rosselló, Navarra y la Cerdenya".
- Catalogna
storicamente è sempre stata contro la Spagna:
Con
l'invasione napoleonica nel 1808, i catalani si alzarono eroicamente
contro i francesi e lottarono a morte per la libertà della
Spagna. Infatti, l'eroica difenditrice di Saragozza,
Agustina d'Aragona, fu barcellonese di genitori di Lerida e si
chiamava, in realtà Agustina Raimunda Saragossa Doménech.
Tra l'altro, allo
stesso modo che ci sono stati dei catalani che lottarono per tutta la
Spagna, ci sono stati anche spagnoli di altre regioni che lottarono
nelle terre catalane.
- Catalogna è una
nazione storica:
Tutto
il contrario, il nazionalismo catalano ha la sua origine nella
seconda metà del XIX secolo con l’apogeo industriale ed
economico in Catalogna, ed anche con la crisi di 1898, legata alla
perdita di Cuba e delle Filippine.
Ecco cosa aveva
detto Joan Estelrich, deputato della “Lliga Regionalista”, il
partito di Prat de la Riba e di Cambó alle Cortes nel 1931:
“Quello
che noi vogliamo è che tutti gli spagnoli si abituino a smetterla di
considerare il catalano come ostile; che lo considerino
autenticamente spagnolo; che si sappia per sempre e che si accetti
che la maniera che abbiamo di essere spagnoli è rimanendo
catalani (…) che non ci spagnolizziamo nemmeno un punto se
rimaniamo catalani; in ogni caso, la garanzia d'essere noi molto
spagnoli è essere molto catalani. Perché il contrario è andare
contro natura e per questo la gente deve abituarsi a considerare
quel fenomeno del catalanismo non come un fenomeno antispagnolo,
ma piuttosto come un fenomeno eminentemente spagnolo”.
- Joan Estelrich - |